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CANESTRELLI |
gli specchi delle streghe |
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by Stefano Coluccio |
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LO SPECCHIO CONVESSO
Inserito tra le pareti domestiche
delle abitazioni nord europee è documentato dalle opere di vari
pittori tra le quali spicca il capolavoro di Jan van Eyck Il Matrimonio Arnolfini custodito oggi alla National Gallery di Londra.
Lo specchio convesso, porzione della più nota sfera magica,
venne fin dai tempi antichi considerato il portafortuna della casa che
a guisa di occhio proteggeva i suoi abitanti. Per queste virtu è
meglio conosciuto nei paesi di lingua francese “oeil de
sorcière”, occhio della strega.
Venne detto anche “specchio dei banchieri”: la sua
capacità di specchiare un angolo visuale di gran lunga maggiore
di uno specchio normale lo rendeva particolarmente utile per
controllare lo spazio non direttamente visibile a banchieri,
cambiavalute, orefici ecc. Celebre è l’opera del fiammingo
Quentin Metsys (1466-1530) Il Cambiavalute e sua Moglie, 1514, Parigi, Louvre.
Le sue proprietà deformanti attrassero vari artisti che si
esercitarono in vere e proprie gare d'abilità nel rappresentare
lo spazio virtuale raffigurato: il Parmigianino
ne fu attratto a tal punto da lasciarci come prova della sua maestria
il suo autoritratto riflesso in uno di questi specchi, custodito oggi a
Vienna, Kunsthistoriscshes Museum. |
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